by Temistocle Solera (1815 - 1878)
L'esule
Language: Italian (Italiano)
Our translations: ENG
Vedi! la bianca luna Splende sui colli; La notturna brezza Scorre leggera ad increspare il vago Grembo del queto lago. Perché, perché sol io Nell'ora più tranquilla e più soave Muto e pensoso mi starò? Qui tutto È gioia; il ciel, la terra Di natura sorridono all'incanto. L'esule solo è condannato al pianto. Ed io pure fra l'aure native Palpitava d'ignoto piacer. Oh, del tempo felice ancor vive La memoria nel caldo pensier. Corsi lande, deserti, foreste, Vidi luoghi olezzanti di fior; M'aggirai fra le danze e le feste, Ma compagno ebbi sempre il dolor. Or che mi resta?... togliere alla vita Quella forza che misero mi fa. Deh, vieni, vieni, o morte, a chi t'invita E l'alma ai primi gaudi tornerà. Oh, che allor le patrie sponde Non saranno a me vietate; Fra quell'aure, su quell'onde Nudo spirto volerò; Bacerò le guance amate Della cara genitrice Ed il pianto all'infelice Non veduto tergerò.
Text Authorship:
- by Temistocle Solera (1815 - 1878) [author's text not yet checked against a primary source]
Musical settings (art songs, Lieder, mélodies, (etc.), choral pieces, and other vocal works set to this text), listed by composer (not necessarily exhaustive):
- by Giuseppe Verdi (1813 - 1901), "L'esule", 1839. [text verified 1 time]
Available translations, adaptations, and transliterations (if applicable):
- ENG English (Melissa Malde) , title 1: "The exile", copyright © 2012, (re)printed on this website with kind permission
Researcher for this page: Paolo Montanari
This text was added to the website: 2011-02-13
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